Il decreto è stato pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica all’inizio di questa settimana ed è entrato in vigore il 13 agosto 2024. Supporterà lo sviluppo di forme innovative di energia rinnovabile e quelle che, attualmente, hanno alti costi operativi.
Lo scopo del decreto è fornire un meccanismo di ritiro che sosterrà la generazione di elettricità da energia rinnovabile, stimolerà la competitività e aiuterà l’Italia a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Il FER2 lo farà utilizzando un meccanismo di contratto per differenza bidirezionale del tipo sperimentato nel Regno Unito e ampiamente adottato altrove. Questo assicurerà stabilità dei prezzi a lungo termine per i produttori, garantendo un ritorno minimo sull’investimento.
All’inizio del 2024, la Commissione Europea ha dato il via libera alla bozza del FER2, che sosterrà la costruzione di 4,6 GW di nuova capacità di energia rinnovabile entro la fine del 2028.
Il decreto stabilisce i metodi e le condizioni in base ai quali gli impianti di energia rinnovabile possono accedere agli incentivi. Si prevede che sarà particolarmente importante per lo sviluppo dell’eolico offshore e dell’eolico galleggiante in Italia.
Con l’adozione formale del FER2, gli sviluppatori potranno prendere decisioni di investimento sui parchi eolici offshore che sperano di costruire. Ci sono oltre 15 GW di progetti eolici offshore in fase di sviluppo in Italia, molti dei quali al largo delle coste di Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna, diversi dei quali hanno già ricevuto i permessi necessari.